Saline di Cervia

La suggestione di un mestiere antico che regala uno scenario naturalistico impareggiabile.

LE SALINE

La Salina di Cervia rappresenta la porzione più a sud del Parco del Delta del Po. Definita “Zona Umida di Importanza Internazionale” è Riserva naturale dello stato di popolamento animale dal 1979, fa da nido a fenicotteri, cavalieri d’Italia, avocette e altre specie protette.
Un’area naturalistica di 827 ettari a 1600 m dal mare. La produzione di sale annua raggiunge i 50 mila quintali, con una lavorazione che va da aprile a fine agosto.
Le saline di Cervia producono da tempi antichissimi un sale marino integrale definito “Oro Bianco”: la sua lavorazione ed esportazione segnò la storia della città e ne nutrì l’economia per molti secoli.
Nel 1959 il metodo di lavorazione industriale ha sostituito quello artigianale, con la sola eccezione della Salina Camillone, unica superstite delle 144 a raccolta multipla. È possibile visitare le saline con visite guidate al Centro Visite Salina di Cervia. Ci sono itinerari naturalistici, produttivi e storici, a piedi oppure in barca.

IL SALE DI CERVIA

Il sapore inconfondibile dell’Oro Bianco è dovuto alla lavorazione che conserva tutti gli oligoelementi dell’acqua di mare. Viene chiamato sale dolce perché possiede meno sali amari rispetto al sale classico.
Oggi il sale dolce di Cervia è alla base della gastronomia cervese e rientra anche in molti trattamenti termali/estetici.
L’oro bianco nel 2004 è diventato presidio slow food.